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2014/09/14

Roma – ex patrimonio pubblico in vendita/historic public housing for sale


La controversa vendita delle palazzine di via dei Corsi
Sandra Annunziata


Le palazzine di via dei Corsi sono state costruite tra il 1945 e il 1947 con fondi statunitensi ai sensi della legge “Disposizioni per l’alloggio dei rimasti senza tetto in seguito ad eventi bellici e per l’attuazione dei piani di ricostruzione”. Si tratta di sei palazzine ultrapopolari di cinque piani, composte di alloggi di taglio piccolo, realizzati per ospitare temporaneamente (ma poi definitivamente) coloro che persero la casa nei bombardamenti del 19 luglio del 1943. Oggi in queste palazzine vivono 140 famiglie, tra le quali molti anziani reduci – che hanno vivida memoria di quei giorni – e i loro figli e nipoti. Il quartiere che le circonda, San Lorenzo, noto per l’attivismo politico, ricorda con partecipazione emotiva i giorni del bombardamento mantenendo attivo il legame con la storia e la resistenza. Per questo motivo le palazzine di via dei Corsi sono caratterizzate da un valore simbolico molto importante per il quartiere e la storia della città.

Gli appartamenti, composti da un corridoio di ingresso che distribuisce la cucina, un soggiorno-sala da pranzo, una camera da letto e il bagno, sono modesti come i redditi di chi li abita pagando un affitto sociale. Nel 2013 gli inquilini ricevono una lettera dall’agenzia preposta alla gestione del complesso (Ater) che ha come oggetto la cessione degli immobili e un’ipotesi di vendita a prezzo di mercato. L’offerta prevede che possano comprare, oltre agli intestatari degli alloggi, anche coloro che non ne avrebbero più diritto per variazione del reddito, purché disposti a versare una quota di 245.000 euro scontata del 30%. Tale quota deve essere versata al momento, e non oltre tre anni, della stipula del contratto di vendita. Chi non disponga della cifra necessaria per comprare può godere dell’usufrutto e di un contratto di locazione a canone concordato per otto anni. La nuda proprietà e tutti gli alloggi non occupati sarebbero invece venduti all’asta senza sconti. Ciò è possibile perché nel 2007 la proprietà è stata trasferita a titolo gratuito all’Ater da parte del Demanio. In tale cessione, sebbene si tratti a tutti gli effetti di abitazioni popolari che svolgono un ruolo sociale, l’Ater ha facoltà di escludere tali beni dall’edilizia residenziale pubblica e quindi dalla normativa che ne disciplina l’alienazione e di poterne disporre secondo disciplina privatistica. Gli inquilini, senza alternative tra comprare o rinunciare all’abitazione in cui hanno vissuto per decenni, decidono di mobilitarsi per interrompere la vendita in questi termini e stabilire criteri più equi. Tra di loro vi sono ultrasessantenni e disoccupati non interessati a diventare proprietari; altri disposti a comprare ma a prezzi più equi (per esempio conformi allo stato degli immobili che necessiterebbero di manutenzione).

La vendita a prezzo di mercato delle abitazioni popolari di via dei Corsi, dotate di una forte carica semantica, fa eco nella Capitale quale ennesimo scandalo in materia di alienazione dell’edilizia residenziale pubblica. La protesta ricalca le testate giornalistiche cittadine e arriva anche in Rai. La dirigenza Ater smentisce temporaneamente la vendita. Dopo la prima proposta di acquisto, quella che ha sollevato un polverone per i prezzi esorbitanti, non ne sono arrivate altre. Ciò non significa che l'iter per la messa in vendita non sia ancora in movimento. L’attesa di criteri di alienazione che mettano d’accordo chi vuole comprare ma a prezzi scontati e chi vuole restare in affitto alimenta le aspettative lievitate attorno al tema dell’alienazione delle case popolari.



The controversial sale of the palazzine in via dei Corsi
Sandra Annunziata


The housing estate in via dei Corsi have been built between 1945 and 1947 with USA reconstructions funds, as stated by the act “Disposizioni per l’alloggio dei rimasti senza tetto in seguito ad eventi bellici e per l’attuazione dei piani di ricostruzione”. It is composed by six apartment buildings of five floors, with small and modest dwellings, designed to host temporarily (but later permanently) those who had lost their homes during the 19th July 1943 bombing of Rome. Nowadays, they host 140 families, among which many elderly survivors who have vivid memory of those days and their descendants. The neighborhood of San Lorenzo, a well-known area for political activism, recalls annually with emotional participation the bombing days, renovating its bonds with the history of resistance to Nazi-Fascism. For this reason, the housing estate in via dei Corsi is characterized by an important symbolic meaning for the neighborhood and the city history.

The dwellings, which are composed by a small corridor, kitchen, living room, one bedroom and a small bathroom, call for modesty as the tenants who lives there. They pay a social rent accordingly with their income. In 2014 the tenants received a letter from the management authority (Ater), which stated its intention to sell the housing units at market price. The offer to the entitled tenants, both regular and non-regular, was to pay 245,000 euro for the property with a discount of 30%. The whole sum should have been paid at the conclusion the sales agreement. Those unable to buy could opt for usufruct and stay on site, with a controlled tenants’ agreement, for 8 years. The bare ownership would be sold on public auction at market price. This action was possible because in 2007 the property was given from the State land administration to the Ater for free. In this property disposal Ater did not list the acquired properties as public residential buildings, and consequently did not manage them as such, but within private regulations. The tenants were without alternatives. They could either buy or leave the housing units in which they had settled for generations. A tenant’s mobilization was organized, asking the management authority to stop the sell process or to set more equitable criteria (that could consider, for example the dilapidated state of the buildings).

The sale of via dei Corsi echoed in the Capital City as the umpteenth scandal regarding the alienation of public residential stock. The case reached the headlines of local newspaper and the national broadcasting company (Rai). Ater executives temporarily retracted the sale. Since then the tenants haven’t received any new letters. However the trade is still going on. An offer that will satisfy both those who want buy under-priced and those who want stay in rental accommodation is nurturing the hopes developed around the alienation of public housing.



Guarda la conversazione con Sandra Annunziata in HD su Youtube/Watch the conversation with Sandra Annunziata in HD on Youtube


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Roma – ex patrimonio pubblico in vendita/<i>historic public housing for sale</i>
Roma – ex patrimonio pubblico in vendita/<i>historic public housing for sale</i>